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Visualizzazione dei post da maggio, 2021

DIVERSITÀ FISICA

 

L'ASPIRINA

L’aspirina è sicuramente una di quelle scoperte scientifiche degne di nota. Infatti, secondo i dati da noi reperiti, questa medicina è il farmaco maggiormente venduto ed utilizzato nel XX e XXI secolo. Inoltre il primo a scoprirne il principio attivo fu un chimico italiano, circostanza davvero notevole e che porta onore al nostro paese. L’aspirina a compiuto recentemente 120 anni, infatti i primi studi su questo farmaco risalgono al 1828, quando il chimico italiano Raffaele Piria scoprì l’acido salicilico, ossia una delle componenti primarie di questo medicinale, che entrò a far parte dei marchi di fabbrica dell’ufficio Imperiale dei brevetti di Berlino nel marzo 1899. Questo farmaco, il cui nome deriva da un fiore, ho una fame riconosciuta a livello mondi ale, infatti il termine “aspirina” è stato inserito nel vocabolario dei diversi Stati, tra cui gli Stati Uniti, l’Australia e la Nuova Zelanda, arrivando addirittura sulla Luna. Neil Armstrong, il celebre astronauta statunitense, por

IBN AL-HAYTHAM

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Ibn al-Haytham, conosciuto più comunemente come Alhazen, è stato un medico, filosofo, matematico, fisico ed astronomo arabo. È stato uno dei più importanti scienziati del mondo islamico ed è considerato il fondatore dell’ottica moderna. Inizialmente è stato indirizzato verso studi religiosi, ma cambiò quasi immediatamente strada, dedicandosi allo studio delle scienze razionali, accostandosi soprattutto ad Aristotele.  Venne poi trasferito in Egitto dove avrebbe dovuto lavorare ad un progetto per la regolazione delle acque del Nilo, a cui però rifiutò a causa di alcuni intoppi.  Spaventato dall'ira del tiranno presente in quel tempo, si confinò in casa fino alla morte.  Le sue scoperte più importanti furono quelle sul campo della luce e delle sue proprietà, in cui si rese conto che la luce si muoveva il linea retta.  Fece importanti scoperte anche riguardante l'ombra e l'uso delle lenti, creando così la prima camera oscura.   Ipotizzò anche la possibilità che la luce lunar

RITA LEVI MONTALCINI

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