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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

LE CINQUE CASE

  Ci sono cinque case Lo scozzese vive nella casa rossa Il greco è proprietario del cane Il caffè viene bevuto nella casa verde Il boliviano beve il tè La casa verde è immediatamente a destra della casa color avorio Quello che porta i mocassini possiede le lumache Nella casa gialla vengono indossati gli zatteroni (un tipo di calzatura) Nella casa in mezzo si beve il latte Il danese vive nella prima casa La persona che indossa le Birkenstock vive nella casa accanto alla persona con la volpe Gli zatteroni si indossano nella casa accanto a quella in cui c'è il cavallo Chi indossa le pantofole beve succo d'arancia Il giapponese indossa le Havaianas (infradito) Il danese vive accanto alla casa azzurra. Domanda: chi beve l'acqua? Chi possiede la zebra? Per chiarezza: ciascuna delle cinque case è dipinta con un colore diverso. Ci vive al suo interno una sola persona. Gli abitanti sono: tutti di nazionalità diversa, possiedono un solo anima

ERNEST RUTHERFORD

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  Ernest Rutherford Illustrazione di Gizzi Polissena Ernest Rutherford, nato a Brightwater in Nuova Zelanda il 30 agosto 1871, è stato un chimico e fisico, che vinse il premio Nobel per la chimica nel 1908. Studiò al Nelson College e al Canterbury College, conseguendo tre diplomi, con dopo essersi impegnato per due anni nel campo dell’ingegneria elettrica. Nel 1898, iniziò a studiare il fenomeno della radioattività. Qui fece la sua prima scoperta fondamentale: la scoperta dell’eterogeneità della radiazione emessa dall’uranio, ovvero la presenza di radiazioni alfa e beta. Nello stesso periodo, Rutherford fu invitato a Montreal come professore alla McGill University, la migliore università in Canada, dove lavorò per 10 anni e fondò una scuola di scienze. Tra il 1908 ed il 1913, Rutherford, insieme a dei suoi collaboratori, portò a compimento una serie di esperimenti da cui dedusse che l’atomo era formato da un nucleo di carica positiva, circondato da elettroni. Questo smentisce la

CANI ANTI-COVID

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CANI ANTI-COVID La situazione che stiamo vivendo attualmente sta mettendo a dura prova la popolazione mondiale, che però sta fortunatamente rispondendo in modo efficiente e pratico ai continui dati sconcertanti c he ci vengono riferiti quotidianamente.  L ’ umanit à si sta dimostrando tenace, nonostante questo periodo di totale incertezza, pronta e fiduciosa nei confronti della scienza moderna a sperimentare nuovi approcci per sconfiggere questo nemico comune.  Uno di questi sono i cani anti-Covid, un progetto ideato nelle scorse settimane che è attualmente in fase di sperimentazione in diversi comuni italiani come quello di Cuneo, Fiumicino e anche Bolzano.      LA RIVOLUZIONE DEL COVID Qualora l ’ attività lavorativa imponga una distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è necessario l ’ uso delle mascherine e di altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici) conformi alle disposizioni delle autor

AGITU GUDETA

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Agitu: esempio di coraggio ed integrazione al femminile Non sempre la deter minazione viene premiata nel modo corretto: la storia di Agitu Gudeta ne è l'esempio.  Era arrivata ad appena 18 anni in Italia, si era laureata a Trento in sociologia ed era tornata in Etiopia impegnandosi contro il land grabbing, ovvero l'accaparramento delle terre da parte delle multinazionali. Il suo impegno l'aveva resa malvista al governo. A rischio di arresto e minacciata di morte nel 2010 ha deciso di lasciare il paese tornando in Trentino. Una volta rientrata in Italia si è dedicata all'allevamento, recuperando terre abbandonate e razze di capre in via di estinzione come la specie Mochena e fondando la fattoria agricola "La Capra Felice". Ma uno dei problemi che ha dovuto affrontare sono stati gli attacchi razzisti nei suoi confronti Insulti e minacce, ripresentati nel tempo di danneggiamenti al suoi terreni, al suo bestiame e a lei stessa Nonostante cio Agitu era determinata

AGITU GUDETA

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  Agito Gudeta   Una donna vitale Illustrazione di Gizzi Polissena In un anno sciagurato come quello del 2020, è  Agitu ed una delle sue capre venuta a mancare una grande guida ed insegnante di vita che con la sua forte determinazione è riuscita a superare tutti gli ostacoli che le si sono parati davanti. Si chiamava Agitu Gudeta la grande donna che è riuscita a recuperare ben 11 ettari di un terreno completamente abbandonato nella Valle dei Mocheni, con lo scopo di poter offrire un pascolo al suo gregge di capre autoctone, una razza che avrebbe corso il rischio di estinzione se non fosse stato per lei. Originaria dell’Etiopia, è venuta in Italia per studiare sociologia a Trento per poi fare ritorno a casa. Casa dalla quale è stata costretta a fuggire nel 2010, dopo essersi opposta alla sottrazione delle terre degli agricoltori locali da parte delle multinazionali. Una volta che ha fatto ritorno in Italia, ha dato vita alla sua fattoria a Frassilongo che ha chiamato “La Capra Felice” d

MARIE CURIE

  Video - Marie Curie  Video a cura di Rozak Claudia, Zicca Sofia, Praxmarer Julia

I DUE GUARDIANI

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  Indovinello 1: I due guardiani Durante una camminata in una foresta, mi trovo davanti ad un bivio. Due figure losche sbarrano entrambe le strade, sia quella di destra che quella di sinistra. Ciascuno fa la guardia alla sua strada. Appena prima del bivio, leggo su un antico cartello in legno le seguenti parole: "Benvenuto al bivio del destino: una delle strade conduce al paradiso e l'altra all'inferno. Hai a disposizione una sola domanda da porre ad uno solo dei guardiani, la cui risposta dev'essere Si o No, per capire che strada ti porta in paradiso. Fai attenzione : un guardiano dice sempre il vero, mentre l'altro dice sempre il falso. Ma non sai se colui che mente fa la guardia al paradiso o all'inferno".

L'AMICO RITROVATO

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 Recensione: "L'amico ritrovato" di Fred Uhlman Illustrazione di Gizzi Polissena Una storia ambientata nella Germania nazista ottant’anni dopo può ancora raccontarci qualcosa che non sia noto e scontato? Questo il tentativo piuttosto ben riuscito di Fred Uhlman in L’amico ritrovato. Qual è la chiave per farci uscire dall’ovvio senso di compassione e per renderci complici oltre ogni attesa?   Forse la giovane età dei due protagonisti, Hans, sedicenne ebreo, e Konradin, nobile e affascinante. Certo la loro amicizia descritta senza filtri, del tutto estranea all’odio, ci porta a tifare per il loro coraggio che sfida conformismo ed antisemitismo crescente, alimentandosi di un continuo scambio di preziosissimi segreti e della loro perseverante volontà di imparare. Il colpo da maestro di Uhlman, però, forse sta proprio nel permettere che tutto ciò venga messo a dura prova fino all’accettazione di un destino inatteso, quanto inevitabile. Niente finali sdolcinati, dunque, per q

GALILEO GALILEI

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  Illustrazione di Gizzi Polissena Galileo Galilei Galileo Galilei nacque il 15 febbraio 1564 a Pisa. Era il maggiore di sette fratelli, figlio di Vincenzo Galileo G alilei e Giulia   Fin da giovane si mostrò interessato alla   matematica, mentre il padre desiderava che lui diventasse medico. Questo lo portò a 21 anni ad abbandonare gli studi.   La ricerca di denaro lo portò a pubblicare numerosi articoli che attirarono l'attenzione della comunità scientifica e gli assicurarono una cattedra all'università di Pisa come professore di matematica.   Nel 1609 Galileo sentì parlare di un oggetto che serviva per osservare le stelle, e ne fece un primo prototipo. Si guadagnó così un posto a vita a Padova, dove continuò a produrre telescopi con varie lenti. Grazie a questi scoprì quattro satelliti di Giove, che dedicò alla famiglia dei Medici.   Nel 1615 il frate domenicano Tommaso Caccini denunciò le ricerche di Galileo Galilei, in quanto affermasse che la Terra non era il centro